Psicosomatica: il dolore all’anca, cosa ci sta comunicando il nostro corpo?

Da Naturopata Psicosomatico, sono portato a domandarmi quando mi trovo ad avere a che fare con un “dolore”, cosa il corpo mi stia comunicando, cosa a livello emozionale, non riusciamo ad esternare.

E’  bene consigliare, non essendo noi Naturopati dei medici,  se abbiamo un dolore fisso e che dura da molto tempo, una visita da un medico.

Il parere del medico ci può rasserenare, con l’esclusione ad esempio, di malattie/disagi gravi, quali ad esempio una coxartrosi.

Se invece il dolore è occasionale, oppure si è presentato in concomitanza con dei cambiamenti recenti, la Psicosomatica ci aiuta a comprendere qual è il disagio che il corpo ci sta trasmettendo.

Una postura sbagliata, sicuramente può farsi sentire in diversi modi, dal classico dolore alla zona lombare o cervicale, o con dolenzie localizzate come in questo caso, nell’anca.

L’aumento di peso, la mancanza di movimento, di ginnastica, sono altri elementi che possono gravare sul nostro corpo.

Se però parliamo di un dolore “recente” che non abbiamo mai sentito, può essere, che esso sia legato non solo ai cambiamenti avvenuti negli ultimi mesi, ma può essere anche correlato alla nostra sfera emotiva.

Poniamoci alcune domande…

Stiamo vivendo un periodo di co-abitazione con una persona negativa?

Ci sentiamo limitati nel nostro agire?

Ci sentiamo obbligati ad aiutare qualcuno e questo determina un’esclusione/negazione di noi stessi?

Questa varianza può determinare un blocco, un non avere più una base, un proprio equilibrio, il blocco del primo chakra, determina sensazioni di non avere più un “appoggio stabile”.

La zona lombare, rappresenta la sede della nostra possibilità di movimento, quando vi è un blocco emotivo, esso determina dolori, tensioni, problematiche sessuali.

Occuparsi della propria emotività significa garantirsi un buon stato di salute, perché solo se mente, spirito e corpo sono in connessione, essi sono in grado di influenzarsi a vicenda.

Non è saggio opporre resistenza verso sè stessi, verso ciò che ti comunica il corpo e la tue mente, a mio avviso, lasciar fluire, significa lasciare che tutto il tuo organismo respiri e prenda un po’ di leggerezza.

Guido Parente Pranoterapeuta e Naturopata 

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